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SIENA-ROMA Perinetti (Ex ds Roma e Siena): “Ai giallorossi manca la figura del presidente” (AUDIO)

Giorgio Perinetti

Giorgio Perinetti, ex  direttore sportivo di Roma, Siena e Palermo, intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone”, in onda sulle frequenze di RadioIes 99.8, per esprimere un giudizio sul prossimo impegno di campionato tra Siena e Roma e su tanto altro. Queste le sue parole:

Ricordi delle due esperienze?

“Indubbiamente è una sfida che rievoca ricordi molto belli. A Siena mi è sempre stata data possibilità, fiducia e rispetto del ruolo. Roma è invece un ricordo più lontano ma ugualmente presente, visto che ho mosso i primi passi da dirigente nella società giallorossa”.

Sul momento delle due compagini?

“Il Siena ha reagito molto bene alla penalizzazione ed è una squadra che prende pochissimi gol. La Roma ha un grandissimo tasso tecnico, e anche se è stata un po incostante, è una squadra di valore assoluto guidata da un allenatore che fa un calcio propositivo”.

Siena-Roma?

“Sarà una partita interessante. La Roma non troverà una squadra arrendevole come successo con il Torino, ma un avversario ostico che chiude molto bene gli spazi. Per portare a casa i tre punti dovremo vedere la Roma migliore”.

Se la Roma vince cambiano gli obiettivi?

“Lo dice sempre Zeman e credo sia giusto. La Roma ha dei valori assoluti e non ha rinunciato al bel gioco. Deve fare attenzione, vincere a Siena e poi pensare al match con la Fiorentina che sarà sicuramente spettacolare per il gioco che propongono i due allenatori”.

Sul suo rapporto con la Roma?

“Sono molto premurosi con me. Sono grato a questa società che si ricorda del mio passato e dei miei trascorsi”.

Su Cosmi?

“La penalizzazione ha portato l’ambiente ad unirsi per cercare un impresa che in questo momento si sta concretizzando. Cosmi è un vero motivatore: stiamo assistendo a qualcosa di importante”.

I giocatori che fanno la differenza nel Siena?

“Pegolo che si sta confermando un portiere di grande affidabilità, l’intero pacchetto difensivo, un Vergassola che è un giocatore straordinario e un Calaiò che sa fare reparto da solo”.

Su Verre?

“L’ho visto recentemente in Under 19. Il Genoa ha fatto un grosso colpo prendendo la metà di uno dei talenti della nostra Serie A. Appartiene al futuro del calcio italiano: ora sta a lui e a chi lo gestisce”.

Su Marquinhos?

“E’ un ragazzo che potrà solo migliorare e diventare un punto fermo della difesa della Roma nei prossimi anni”.

Su Cesar Gomez?

“Ci sono vari aspetti che sono stati incredibilmente condizionati e che hanno portato a fare questa operazione sbagliata”.

Su Candela?

“Mi ricordo di un memorabile viaggio. Il Guingamp non voleva cederlo a gennaio, mentre noi lo volevamo subito, così pensammo di andare in Francia a convincere il giocatore dicendogli di rovesciare la scrivania… Lui la prese alla lettera e lo fece davvero. Mi ricordo poi che Sensi tramortì il presidente del Guingamp dicendogli: “Non è che ti compriamo il giocatore, tu tra un ora hai il bonifico”. Un ora dopo trasferì l’intera cifra sul conto della società francese”.

Sui rapporti con Pierpaolo Marino?

“All’inizio c’è stato qualche piccolo problema, mentre oggi abbiamo un buon rapporto”.

Sui rapporti con Lucchesi?

“Abbiamo condiviso le esperienze di Roma e Palermo. Con lui ho un rapporto bello e diretto”.

Sulla dirigenza giallorossa?

“Il management della Roma è valido. Fenucci è un dirigente di livello, Sabatini è il miglior talent scuot in Italia. Forse quello che manca è quell’anima che può dare solo chi si presenta come proprietario”.

ASCOLTA L’INTERVISTA

Fonte: La città nel pallone, RadioIes

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