(S. Boldrini) –L’ultimo giorno di mercato non regala solo affari boom come quello che ha portato il brasiliano Willian dallo Shakhtar all’Anzhi, ma ci consegna anche la storia di una tragedia sfiorata. L’ex portiere brasiliano della Roma Doni, 33 anni, ha rescisso il contratto con il Liverpool, torna in Brasile e si ritira. Costretto a dire addio al calcio per seri problemi di salute. Il 3 luglio 2012 rischiò la morte: ebbe un arresto cardiaco durante un esame al cuore effettuato dai medici del Liverpool. Si riprese dopo 30 secondi di terrore collettivo.
I problemi di Doni partono da lontano. I medici della Roma ne erano a conoscenza: gli esami clinici avevano evidenziato una aritmia, causata forse da un virus contratto nell’infanzia. Questa aritmia non ha impedito a Doni di ottenere l’idoneità per l’attività agonistica, ma dopo l’infarto di Muamba e la morte di Morosini le squadre inglesi hanno alzato l’asticella dei controlli. I medici del Liverpool hanno sottoposto Doni a test più accurati. Durante il protocollo qualcosa non ha funzionato. Sfiorata la tragedia in quel 3 luglio, Doni è tornato in Brasile ed è poi volato in Italia, dove ha effettuato una serie di esami all’ospedale Monzino di Milano, affidandosi al professor Zeppilli e dopo una sfilza di test, compresa la biopsia, è arrivato il verdetto: situazione sotto controllo, ma è sconsigliabile l’attività agonistica. […]