Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.
VOTO 0 TIFOSI JUVENTUS:
Alcuni presunti sostenitori bianconeri si macchiano di un gesto deplorevole a dir poco. Nelle ore precedenti il derby della Mole è stata oltraggiata la lapide di Gigi Meroni, posta nel luogo dove il centrocampista granata perse la vita nel 1967. Più che atto vandalico, un’iniziativa vile che fa il paio con lo striscione apparso nella gara di andata allo Juventus Stadium che ricordava la strage di Superga. Quando il folclore travalica nella mancanza di rispetto si dà il via ad una violenza che nel calcio ha francamente stancato. La memoria deve essere sempre onorata.
VOTO 1 GLIK:
Due derby giocati per il centrale polacco e altrettante espulsioni. Il calciatore dimostra tutti i suoi limiti tecnici con due entrate a gomito alto su Quagliarella, come aveva già fatto nel match di andata dove con una entrata da codice penale sui piedi di Giaccherini rimedio un rosso diretto lasciando la sua squadra in dieci dopo appena mezz’ora. Il Toro perde il pelo…
VOTO 2 SILVESTRE:
Il centrale neroazzurro ex di turno della gara serve il la al gol del vantaggio dei rosanero con un assist al bacio all’interno dell’area di rigore per Garcia, bravo poi a pescare Miccoli in appoggio all’accorrente Ilicic. Annata da dimenticare per l’argentino che tanto bene aveva fatto a Catania e risultato a Milano oggetto misterioso della sessione di mercato allestita da Branca in estate. Bidone.
VOTO 3 SFORTUNA INTER:
Altra tegola nell’annata tormentatissima dell’Inter. A Palermo, contro una squadra che sta dando tutto nella speranza di acciuffare la salvezza (ora è terz’ultma a pari punti con il Genoa, con sorpasso al Siena e vantaggio negli scontri diretti sul rossoblù), i nerazzurri oltre a perdere la tredicesima partita di campionato perdono anche il loro capitano per un grave infortunio. Javier Zanetti infatti rischia di chiudere la sua carriera a causa della frattura del tendine d’achille rimediata al 14′ del match con i rosanero durante una lunga sgroppata sulla fascia. A 39 anni resistere a 9 mesi di inattività e fisioterapia sarà l’ennesima sfida di una immensa carriera. Avanti Capitano.
VOTO 4 LAZIO:
Prosegue la maledizione bianconceleste e le cene gentilmente offerte in settimana da Lotito e Marchetti per compattare l’ambiente hanno soddisfatto le pance ma non la classifica. Pareggio a reti bianche al Tardini e andamento europeo sempre più a rischio per un cammino in questo girone di ritorno a ritmi retrocessione. Andamento lento.
VOTO 5 BORRIELLO FORSE NON BASTA:
La rete dell’ariete partenopeo porta alla vittoria nella difficile trasferta di Verona ma la situazione della squadra del patron Preziosi resta delicatissima visto anche il successo casalingo del Palermo ai danni dell’Inter. In coppia le due squadre scavalcano il Siena, battuto all’Olimpico dalla Roma, confinandosi ancora nel limbo che potrebbe portare alla retrocessione. Una poltrona per due.
VOTO 6 PEREYRA:
L’attaccante classe 1991 ed ex River Plate regala il quarto risultato utile consecutivo alla squadra di Guidolin grazie ad un bel destro con palla in buca d’angolo mantenendo invariate le velleità europee della squadra di Guidolin. Con il minimo sforzo i bianconeri superano i sardi sul neutro di Trieste rimanendo aggrappati, pur rimodellando la rosa pezzo per pezzo quasi ogni anno, al treno delle cosi dette grandi che tanto spendono e spandono: Handanovic, Inler, Sanchez, Asamoah, Isla e tanti altri non ci sono più, ma i friulani restano nelle zone alte della graduatoria, solidi come una roccia. Modello Udinese.
VOTO 7 MAZZARRI:
A Pescara arriva la conferma che la vera anima del Napoli è il suo tecnico. L’assenza ddi Cavani non incide minimamente sullo 0-3 dell’Adriatico che ipoteca il secondo posto a quattro giornate dalla fine del campionato. La dipendenza dal Matador è più un aspetto psicologico visto che Pandev e Insigne fanno alla grande il loro dovere, con l’aiuto di Dzemaili e Inler, entrambi in gol. De Laurentiis è pronto a blindare il suo manager per altri 3 anni, a suon di milioni (10 complessivamente) intuendo chi è il vero top player in casa partenopea. Ferguson.
VOTO 8 FIORENTINA:
La Viola non si ferma più. Nella corsa al terzo posto la squadra guidata da Vincenzo Montella tiene botta nella lotta a distanza con il Milan e vince e convince nella trasferta di Genova contro la Samp, con un secco 3-0 firmato Cuadrado, Ljaijc e Aquilani. Troppo forte la squadra ospite per i padroni di casa che non vincono in campionato dallo scorso 3 marzo e che a quota 38 punti non hanno più nulla da chiedere a questa stagione. Passerella vista Champions.
VOTO 9 PAZZINI:
Doppietta decisiva per l’attaccante rossonero di “scorta” nel giro di 5′ di gioco. Entrando dalla panchina il centravanti capovolge il match in favore della squadra di Allegri rispondendo in maniera perentoria alla Fiorentina vittoriosa a Genova contro la Sampdoria e sempre in corsa per un posto nella prossima Champions League. Chiude il quadro della gara contro gli etnei il gol numero 8 in 9 partite per Balo assolutamente infallibile dal dischetto con 14 reti su 14 tentativi. Pazzo.
VOTO 10 VIDAL:
Ancora Vidal, sempre Vidal. Il cileno mette l’accento su una prova come sempre incredibile con il gol che sblocca il derby al 42′ di gioco del secondo tempo. Gran destro da fuori a fil di palo allo scadere e niente da fare per il portiere granata Gillet. A completare la festa ci pensa poi Marchisio, al terzo gol negli ultimi due derby giocati. Destino beffardo che il successo, complice l’affermazione del Napoli a Pescara, non sia valso il titolo anticipato di campioni d’Italia . Ad un passo dal paradiso…
A cura di Rocky & Apollo