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IL ROMANISTA Portieri, oggi e pure domani

Goicoechea

(V. Meta) – L’inattesa piega degli eventi. Che nel valzer di portieri volteggiati fra i pali della Roma fosse quello che fino a dieci giorni fa era fermo a zero presenze a spuntarla nel finale decisivo per le sorti europee della stagione, non era propriamente a portata di pronostico. E invece Bogdan Lobont, trentacinque anni da Hunedoara, ha sorpreso tutti tranne chi lo conosce bene, inclusi i tifosi della Fiorentina, che l’altra sera gli hanno tributato un’accoglienza affettuosa, naturalmente prima che mettesse la punta delle dita per deviare sul palo la conclusione di Jovetic a sette minuti dalla fine del primo tempo.

Altro che naso rotto e sanguinante. Gli esami cui il romeno si è sottoposto ieri hanno confermato la sospetta frattura del setto nasale: niente intervento chirurgico, che potrebbe essere rimandato a fine campionato, un po’ di dolore sì ma Lobont non ha alcuna intenzione di fermarsi. A meno di ventiquattr’ore dall’infortunio che l’ha costretto a lasciare il prato del Franchi nell’intervallo, il portiere era regolarmente in campo con il resto dei compagni per la seduta di scarico riservata a chi aveva giocato a Firenze. Andreazzoli gli ha risparmiato soltanto la partitella conclusiva, ma solo per evitargli ulteriori traumi: con Stekelenburg ancora fermo, l’auspicio del tecnico è di schierarlo titolare anche domani sera all’Olimpico nel turno infrasettimanale contro il Chievo. Una partita da ex mancato per Bogdan, che a Verona sarebbe dovuto finire a gennaio, mese evidentemente propizio alle false partenze dei portieri della Roma: mentre Stekelenburg volava a Londra per scoprire solo all’arrivo che la trattativa con il Fulham era saltata, Lobont aveva pronto un triennale con i gialloblù, che l’avevano a lungo corteggiato e che avrebbero potuto prenderlo a parametro zero, visto che il suo contratto con la Roma scade il prossimo 30 giugno. Non se ne fece niente, un po’ perché la Roma ha preferito trattenerlo, un po’ perché lui non aveva voglia di lasciare la città che lo ha ormai adottato e che in quattro anni ha imparato a conoscere e ad amare.

Motivo in più per esserci domani sera all’Olimpico: fosse stato per lui,Bogdan sarebbe rimasto in campo anche nel secondo tempo contro la Fiorentina, ma di fronte al sangue che aveva perso i medici sono stati costretti a fermarlo. Anche domani l’ultima parola spetterà allo staff, ma di certo lui farà di tutto per non interrompere un momento di grazia iniziato dieci giorni fa contro il Siena e a cui presto dovrebbe aggiungersi la firma sul rinnovo contrattuale. Un accordo di massima è già stato trovato, manca ancora quello relativo alla durata del nuovo contratto, ma raggiungerlo non sarà difficile. Se poi non dovesse farcela, il Goicoechea visto al Franchi sarebbe pronto a non farlo rimpiangere. L’ex Danubio non giocava dalla serataccia contro il Cagliari, che lo scorso primo febbraio cacciò Zeman dalla panchina e lui dai pali della Roma. Scivolato dal primo al terzo posto nelle gerarchie dei portieri, Goicoechea è tornato a far parlare di sé prima della gara con il Siena, quando l’ennesimo guaio fisico di Stekelenburg ha riaperto la questione della sua sostituzione. L’ha spuntata Lobont, ma quando anche lui è andato ko, Mauro ha risposto presente. Un finale di stagione che promette riscatto, se non quello dal Danubio (che difficilmente arriverà), almeno nei confronti dei tifosi.

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