Dopo la partenza lanciata nelle prime due giornate, la Roma si reca al Tardini per chiedere il lasciapassare ad un Parma in difficoltà. I gialloblu si avvicinano all’appuntamento di Lunedi sera con appena un punto nel carniere e la voglia di riscattare, davanti al proprio pubblico, un principio di stagione deludente.
ASSENZE – Donadoni deve fare i conti con due defezioni importanti per il suo schieramento: mancheranno infatti il centrale difensivo Gabriel Paletta, leader del reparto ed il centrocampista interno Galloppa. Rudi Garcia avrà invece a disposizione tutti i titolari mentre non faranno parte della campagna in terra emiliana Mattia Destro, infortunato di lungo corso, e Micheal Bradley il quale ha ereditato dall’impegno con la sua nazionale una lesione capsulo legamentosa che lo terrà fuori per circa un mese.
PARMA (3-5-2): 83 Mirante, 2 Cassani, 19 Felipe, 6 Lucarelli, 7 Biabiany, 32 Marchionni, 10 Valdes, 16 Parolo, 18 Gobbi, 99 Cassano, 11 Amauri.
A disp. 1 Pavarini, 91 Bajza, 28 Benalouane, 3 Mesbah, 23 Mendes, 87 Rosi, 6 Gargano, 24 Munari, 30 Acquah, 14 Okaka, 17 Palladino, 21 Sansone All.: Donadoni.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: nessuno.
Indisponibili: Galloppa, Paletta.
ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti; 15 Pjanic, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi, 10 Totti, 27 Gervinho . A disp. 1 Lobont, 28 Skorupski, 3 Dodò, 29 Burdisso, 33 Jedvaj, 35 Torosidis, 46 Romagnoli, 7 Marquinho, 11 Taddei, 18 Caprari, 8 Ljajic, 88 Borriello. All.: Garcia. Squalificati: nessuno.
Diffidati: nessuno.
Indisponibili: Bradley, Destro.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
CLICCA QUI PER VEDERE LA SCHEDA DELL’ARBITRO
PARMA – Il sistema di gioco prediletto da Donadoni è il 3-5-2. L’allenatore bergamasco in settimana ha provato anche il 4-3-1-2, modulo che certamente verrà messo a punto in futuro. In vista di una sfida così delicata sembra però scontata la scelta di rivolgersi ad un impianto di gioco già consolidato nella passata stagione come appunto il 3-5-2.
In porta il titolare designato ormai da diversi anni é Antonio Mirante, estremo difensore di scuola juventina, a Parma dalla stagione 2009/2010.
Il terzetto di difesa sarà formato da Mattia Cassani, cursore esterno, adattato sul centro destra con buone conseguenze. A guidare i movimenti del reparto, in assenza dell’infortunato Paletta, sarà il brasiliano Felipe. Sul centro sinistra, secondo consuetudine si disporrà invece Lucarelli. I tre elementi si presentano molto forti nel gioco aereo, come conferma il dato statistico che vuole i gialloblu in testa alla classifica dei duelli aerei, soffrendo invece gli attacchi in velocità. Nel quintetto di centrocampo emergono tutte le particolarità dell’intelaiatura di gioco del tecnico Donadoni: partendo dagli esterni, la collocazione di un’ala veloce come Biabiany a destra é risultata un’intuizione felice perché il francese possiede brucianti accelerazioni, non essendo invece brillantissimo sotto porta. Nella nuova posizione ritagliatagli da Donadoni, Biabiany riesce ad esprimere tutto il suo potenziale rivelandosi molto utile nella manovra offensiva con la sua attitudine all’inserimento in profondità. Il lavoro del numero 7 gialloblu é sapientemente controbilanciato dall’operato di Gobbi, schierato sul corridoio di sinistra. L’ex Fiorentina é un interprete molto utile in fase di ripiego, fungendo all’occorrenza da quarto uomo del pacchetto difensivo, al quale aggiunge consistenza scalando indietro di qualche metro durante le fasi di non possesso palla. Generoso nella corsa, accompagna anche la manovra offensiva seppur in termini molto meno pronunciati rispetto a Biabiany.
Per quanto concerne i tre interni di centrocampo, la sorgente del gioco crociato é il cileno Valdès, altra felice invenzione di Donadoni il quale ne ha fatto un regista difensivo arretrato. Il calciatore ha un ottimo piede ed é molto pericoloso sulle palle inattive con le sue rasoiate. Nella posizione di playmaker sembra restituito ad una nuova dimensione della sua carriera, risultando un fattore di differenza per la manovra ducale. Nel suo agire il numero 10 sarà coadiuvato da due elementi di rottura come Parolo e Marchionni, ( pesante l’assenza di Galloppa) quest’ultimo in ballottaggio con Walter Gargano, altro calciatore di contenimento prelevato nelle battute finali del mercato. Gliinterni di centrocampo hanno inoltre licenza di inserimento, e si presentano come delle pedine polifunzionali, in grado di svolgere ambo le fasi di gioco più che decorosamente.
Il tandem offensivo annovera l’ottima integrazione tra Amauri, centravanti di peso, dotato di una discreta tecnica e molto pericoloso nei duelli aerei, e l’ex giallorosso Antonio Cassano. Il brasiliano, naturalizzato italiano, alla Roma ha segnato 4 volte in carriera: due doppiette, una con la maglia del Chievo Verona nella stagione 2005/2006, gara terminata con un pirotecnico 4-4, l’altra realizzata all’Olimpico, nella stagione 2010/2011, proprio con la divisa del Parma, determinante per rimontare il doppio svantaggio, fissando il punteggio sul 2-2. Il talento di Bari vecchia con le sua frastagliature di rendimento oltre che caratteriali costituisce il valore aggiunto di una buonissima squadra. Se in forma é in grado di inventare calcio e confezionare ghiotti assist per i compagni. L’età non é più dalla sua parte e sicuramente ha raccolto molto meno di quello che avrebbe potuto, venendo relegato in una realtà di contorno alla soglia dei 31 anni. Resta comunque un elemento degno di considerazione per le sue indiscutibili qualità tecniche.
ROMA – Rudi Garcia è orientato verso la conferma del modulo che ha connotato le due fruttuose uscite stagionali, ovvero il 4-3-3 suo marchio di fabbrica.
A protezione di Morgan De Sanctis, alla terza presenza tra i pali giallorossi, verrà riproposta la stessa linea difensiva delle precedenti sfide. Al centro la coppia Benatia-Castan, quest’ultimo apparso molto concentrato nel lavoro settimanale, affiancata sugli esterni da Balzaretti – sollecitato nel lavoro di contenimento dalle folate offensive di Biabiany -e Maiconschierato sulla fascia destra. Il colosso si è guadagnato il ritorno in nazionale dopo le brillanti prove sfoderate in maglia giallorossa. Le sue incursioni offensive saranno utili a tenere in apprensione il dirimpettaio Gobbi.
Nessuna sorpresa si attende dal centrocampo dove l’assenza di Bradley scioglie ogni presunzione di turn-over in vista del derby: Al Tardini scenderanno in campo un rigenerato De Rossi, nella posizione di schermo protettivo con licenza di partecipazione alla manovra offensiva, contornato da Strootman e Pjanic. Al bosniaco é affidata l’architettura delle operazioni di attacco, mentre il versatile olandese assolverà consegne di interferenza del gioco avversario, non disdegnando l’inserimento ed il tiro dalla distanza. Tutti e tre i centrocampisti hanno giocato con le rispettive nazionali per cui sarà da valutare la loro tenuta fisica nell’arco dei 90 minuti.
In attacco certo del posto Francesco Totti, al cospetto della sua vittima prediletta, il Parma a cui ha segnato ben 18 volte in carriera( memorabile la rete che aprì le marcature il 17 Giugno spianando la strada alla conquista del terzo scudetto). Qualche dubbio per Garcia concernente le altre due maglie da assegnare: entrambi gli interpreti selezionati, dovranno agire ai margini del perimetro di gioco così da obbligare il terzetto difensivo avversario a dilatarsi, aprendo preziosi spazi. Il tecnico transalpino dovrebbe optare per l’impiego di Florenzi, al fine di conferire alla squadra un maggiore equilibrio in fase di non possesso palla. Il numero 24 romanista avrà il compito di dare profondità cercando l’inserimento durante lo sviluppo dell’azione, sommandosi invece ai tre centrocampisti giallorossi per arginare gli attacchi avversari. L’ultima maglia disponibile dovrebbe ammantare il corpo di Gervinho. Il calciatore ivoriano é una scelta di Garcia e dopo un avvio stentato ha offerto delle confortanti prestazioni in allenamento segnando anche una doppietta da applausi mercoledi. Probabile quindi che parta ancora dalla panchina il serbo Adem Ljajic pronto a subentrare a gara in corso per arricchire la manovra con i suoi guizzi.
A cura di Danilo Sancamillo
Twitter @DSancamillo