Allattato dalla lupa, decollato con il grifone. Sullo sfondo dell’azzurro delle nazionali giovanili. Ruolo centrocampista con il vizietto del gol. Merce rara nel campionato italiano. Tanto più per chi, leva del 1991, è già al quarto campionato di serie A. L’ultimo a segnare nel 2013, il primo a timbrare nel 2014. Se non è un buon in(d)izio. Parla Andrea Bertolacci: “Sono state due belle soddisfazioni, anche se quella più grande è sempre portare a casa il risultato. La vittoria con il Sassuolo ce la siamo goduta. Ci voleva! Fare gol è qualcosa di particolare, ed è ancora più gratificante in questo ruolo, partendo da dietro e puntando sugli inserimenti”.
Faccia pulita e piedi delicati. E domenica, inutile girarci intorno, una partita diversa dalle altre. “Ho trascorso tutta l’adolescenza compiendo la trafila nella Roma, i ricordi di quegli anni li porto dentro, così come le emozioni vissute. Ma come ho detto altre volte giocare al Ferraris, per questo pubblico, offre sensazioni importanti. Andiamo ad affrontare la seconda squadra del campionato, una grande squadra con grandi campioni. Pure noi abbiamo i nostri. La competizione è ancora lunga, dobbiamo stare attenti e restare sul pezzo. La lotta per lo scudetto? La Juventus ha dato dimostrazione di che pasta sia fatta: Roma e Napoli possono dire la loro, se la Juve mollerà strada facendo”.
Fonte: genoacfc.it