(A. Serafini) – In casa Roma si continua a lavorare per far quadrare i conti. Un altro tassello verrà posizionato oggi con il cda in programma a Trigoria: si approva il bilancio al 30 giugno scorso in passivo di circa 30 milioni,cifra praticamente dimezzata rispetto ai 59 milioni del 2012. E l’obiettivo per l’esercizio appena avviato è di chiudere i conti vicini al pareggio.
Durante la seduta odierna il consiglio romanista rassegnerà le dimissioni (terminato il mandato di 3 anni) aspettando la nuova composizione che verrà ratificata nell’assemblea dei soci azionisti programmata il 27 (o in seconda convocazione il 28) ottobre prossimo. Un ultimo atto formale, presenziato dal presidente Pallotta, prima di conoscere quindi i componenti che entreranno a far parte del nuovo board. Nella serata di ieri il club ha pubblicato una nota con la lista dei candidati per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di A.S. Roma S.p.A.. Tredici nomi che sono stati scelti e poi successivamente proposti da Neep Roma Holding S.p.A (la società controllante di As Roma): in ordine non casuale James Pallotta, Italo Zanzi, Mauro Baldissoni, Brian Klein, Benedetta Navarra, Stanley Gold, John Galantic, Cameron Neely, Barry Sternlicht, Charlotte Beers, Gianluca Cambareri, Thomas DiBenedetto, Claudio Fenucci. L’assemblea straordinaria deciderà quanti dei presenti in lista verranno confermati o eletti per il nuovo incarico, anche se l’indirizzo sembra ben preciso: i membri dovrebbero scendere intorno ai dieci e in posizione più marginale sono stati posizionati l’ex presidente DiBenedetto e l’attuale ad Fenucci, in scadenza di contratto a fine mese e da tempo intenzionato nell’ascoltare le varie proposte avanzate da più club in Italia.
Non è passato certo inosservato invece il nome di John Galantic, presidente di Chanel Usa, storica casa di moda parigina diventata uno dei marchi più riconosciuti a livello mondiale. Amico di Pallotta e grande tifoso romanista,Galantic ha partecipato (con quote minori) al passaggio societario della Roma nelle mani degli americani e ha accompagnato spesso il presidente in tribuna. Figura diversa quella di Cameron Neely, attore, ex giocatore di hockey e attualmente presidente dei Boston Bruins, così come Charlotte Beers,manager statunitense diventata Sottosegretario di Stato durante l’amministrazione di George Bush. Dopo Gold della Disney entra Barry Sternlicht, fondatore e presidente della Starwood Capital Group, il colosso del settore immobiliare statunitense che ha supportato l’acquisto di Pallotta delle quote in mano ad Unicredit. Del gruppo bancario resta in cda solo Benedetta Navarra mentre non è più presente quello dell’ormai ex consigliere Pippo Marra. Tre i sindaci effettivi proposti – Claudia Cattani, Pietro Mastropasqua e Massimo Gambini – due i sindaci supplenti: Riccardo Gabrielli e Alberto Gambino. Una Roma quindi sempre più a stelle e strisce, stretta tra amicizia e il coinvolgimento di partner commerciali intenzionati ad investire nel marchio e nella realizzazione del nuovo stadio.
Fonte: Il tempo