(M. Monti) – La Champions è un’occasione, un’esperienza da “godere”. Sin dal sorteggio di Montecarlo però Rudi Garcia conosce le difficoltà che la strada – lastricata di impegni contro avversari come Bayern e City – presenta: ad esempio la necessità di un massiccio ricorso alle energie psicofisiche che rende più complicata anche la gestione degli impegni di campionato. “La qualificazione agli ottavi potrebbe essere la ciliegina sulla torta”, ha dichiarato il francese che ora si trova a vivere la concreta opportunità di passare alla fase successiva. Uno step da cui dipendono le strategie del club per la seconda parte della stagione: con la Champions o senza, il mercato invernale non può essere lo stesso.
L’atteso vertice di mercato con Garcia annunciato da Sabatini, non è andato in scena: nulla di grave, visti i contatti continui e spesso improvvisati nei corridoi di Trigoria tra i due. Di certo la Roma sa che dovrà fare i conti con il proprio destino: “In passato avevo idee diverse ma non applicabili”, il mantra, in queste parole di Walter Sabatini. Ma i giallorossi sono adesso davanti ad un bivio: qualora arrivasse una vittoria contro i russi del CSKA, il jackpot della Champions diventerebbe addirittura superiore alle aspettative della società. Con il passaggio del turno la Roma potrebbe arrivare a incassare almeno 31 milioni di euro, grazie al market pool. Un introito che cambierebbe i piani strategici del management di Pallotta, garantendo in più incassi inattesi anche in biglietteria: facile immaginare che gli ottavi porterebbero all’Olimpico un altro top club, capace di garantire – dopo il Bayern – un nuovo sold out. Andando avanti nella coppa, però, i soli tre difensori centrali di cui ha potuto disporre sin qui Garcia non basterebbero più: le condizioni di Castan spingono il ds Walter Sabatini a sondare il mercato per rinforzare il reparto arretrato, magari con un giocatore duttile in grado di essere impiegato anche sulla corsia di sinistra. L’identikit porta al nome di Eder Alvarez Balanta, difensore del River Plate valutato 10 milioni di euro. Ma l’investimento dello scorso anno per Radja Nainggolan dimostra quanto il ds romanista consideri importante la sessione invernale di contrattazioni. Resta poi aperto un altro fronte, quello per il romeno Vlad Chiriches, scontento della scarsa considerazione di cui gode al Tottenham – solo due apparizioni da inizio stagione – e cercato già lo scorso agosto, prima di virare su Yanga-Mbiwa (per il francese gli esami hanno evidenziato una lesione di primo grado del muscolo semitendinoso della coscia destra).
I circa dieci milioni che la Roma incasserebbe dall’eventuale qualificazione agli ottavi di Champions, restano però una variabile ancora da dover conquistare. Non è scontato che questo avvenga, visto che il CSKA farà di tutto per rendere difficile il compito ai giallorossi il prossimo 25 novembre: in caso di retrocessione in Europa League, o – ancor peggio – di esclusione da tutte le competizioni europee, i giallorossi si troverebbero a poter valutare l’opzione di non muoversi sul mercato in entrata, privilegiando, anzi, lo sfoltimento della rosa. Ucan, Paredes e Sanabria, i baby di lusso voluti con forza da Walter Sabatini, potrebbero essere girati in prestito a squadre italiane per accelerare il processo di ambientamento al calcio nostrano. Per il turco, così come per l’attaccante paraguaiano, potrebbero aprirsi le strade del Cesena, ma sull’ex Fenerbahçe ci sono anche Atalanta, Parma e Sassuolo. A Rudi Garcia, dunque, non resta che attendere l’esito dei due match contro CSKA e Manchester City per capire cosa ne sarà della sua squadra. Totti ha dichiarato che cambierebbe la Coppa del Mondo vinta nel 2006 con una Champions League: un messaggio chiaro, anche per il suo allenatore.