«Quella frase non l’ho detta. Questo è un golpe. Non mi dimetto. Aspetto tutti gli accertamenti possibili e immaginabili». Così il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli, alla trasmissione radiofonica “La zanzara” ha ribadito la sua linea di difesa, anche dopo che due presenti alla riunione hanno confermato l’offesa sessista messa a verbale.
Belloli, che ha sempre negato di aver pronunciato la frase finita sotto la lente della Procura della Figc, ha detto di voler attendere l’esito delle indagini prima di prendere qualsiasi decisione: «Potrei pensare a dimettermi solo se sarò condannato. Quello che fanno o chiedono gli altri – ha aggiunto, riferendosi anche all’ex calciatrice Sonia Pessotto, consigliera del dipartimento calcio femminile , che si è detta pronta a dimettersi se Belloli non dovesse lasciare – non mi riguarda. Sono affari loro. Per me comunque è un golpe – ha insistito -. Orchestrato da chi? Non lo dico certo a voi. Io ho la coscienza tranquilla – ha concluso -, quella frase in quel frangente non l’ho pronunciata»
Fonte: radio 24