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Conferenza dei Servizi, stop di 30 giorni: appuntamento al 3 marzo per l’incontro decisorio. Civita: “Completeremo l’acquisizione dei pareri” (FOTO e VIDEO)

Oggi nella sede della Regione Lazio di Via del Giorgione va in scena il quinto appuntamento della Conferenza dei Servizi riguardante il progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. In mattinata il Comune chiederà una proroga di 30 giorni sulla Conferenza stessa.

Ore 10:00 Fuori la sede della Regione Lazio sit in di protesta del comitato “Difendiamo Tor di Valle”.

Ore 10:30 La Conferenza dei Servizi ha inizio.

Ore 12:00 – Si ferma la Conferenza dei Servizi, che riprenderà a breve con la votazione. Probabile che si vada verso la proraga dei 30 giorni richiesta.

Ore 12:45 – Dopo la votazione sono stati confermati i 30 giorni di sospensione. Il 3 marzo previsto quindi l’appuntamento definitivo della Conferenza dei Servizi.

Ore 13:15 – All’assessore regionale Civita, al termine della quinta seduta della Conferenza dei Servizi, si ferma a parlare con i cronisti presenti. Queste le sue dichiarazioni:

Qual è la motivazione della sospensione?
La conferenza ha accolto la richiesta avanzata da Roma Capitale di sospendere come prevede la legge ed è possibile sospendere una volta per 30 giorni questa conferenza per poter completare l’acquisizione dei pareri e come sapete anche l’iter e le competenze dei vari enti per quello che riguarda, le valutazione e le attività procedurali legate alla questione urbanistica. Inoltre è stato chiesto a tutti gli enti di utilizzare questo mese di tempo per completare i pareri e anche per completare, l’analisi, richiesto in particolare da Roma Capitale, la valutazione sullo schema di convenzione. Schema di convenzione che è atto necessario e importante che la conferenza deve acquisire prima di chiudere la sua procedura. Ora c’è un altro mese di tempo per rendere più chiaro tutto il quadro. Non nego che questo mese sia importante anche per avere un’uniformità di pareri ad esempio oggi, in sede di Conferenza, sono arrivati tutti i pareri di Roma Capitale sulla procedura di VIA, sulla procedura dell’impatto ambientale che per quanto riguarda il comune sono tutti positivi. Quindi completare e rendere omogenei i pareri che invece su altre questioni, uscite anche sui giornali, hanno posto dubbi o perplessità sulle varie procedure. Serve armonizzare, fare in modo che gli enti che devono esprimere un parere motivato su questo progetto possano utilizzare questo mese di tempo. La richiesta che mi ha fatto il Presidente della commissione è che non arrivino all’ultimo giorno, visto che ormai è in itinere da vari mesi. Questo faciliterebbe il lavoro di tutti.

Quindi non ci sono stati pareri negativi?
C’è stato espresso un parere motivato di dissenso da parte della città metropolitana che, nello stesso parere, ha posto condizioni, ha fatto le sue osservazioni, per modificare il parere. Io non ho visto, è stato depositato in sede di Conferenza, io personalmente non conosco il merito e quindi so solo che è stato un parere motivato di dissenso con una serie di condizioni per superare questo dissenso. Gli uffici faranno il loro lavoro, anche noi per quanto di nostra valutazione lo leggeremo ma se questi pareri arrivassero prima darebbero a tutti la possibilità di valutarli.

Cosa succede se non ci sarà uniformità?
Bisogna capire la qualità di questi pareri, gli argomenti e la tipologia dei pareri. Ci sono pareri che hanno meno rilevanza di altri, ci sono, a volte, dei dissensi che possono essere superati e in altri casi no. Vanno valutati nel merito, è chiaro che se dovessero arrivare pareri contrari importanti la conferenza dei servizi si fermerebbe altrimenti la conferenza potrebbe esprimere un parere articolato ponendo condizioni per la realizzazione del progetto del nuovo stadio della Roma.

Com’è stato superato il problema giuridico?
In sede di procedura VIA il Comune ha espresso in tutte le sue articolazioni un parere positivo. Il parere che è arrivato ieri indirizzato in primo luogo all’autorità di bacino del fiume Tevere, siccome uno dei firmatari è anche rappresentante unico della Conferenza che ha chiesto firmando la richiesta la proroga, ha dichiarato che era un tentativo per richiedere un chiarimento su una lettera arrivata da un’autorità, la quale già stamattina ha risposto al Comune. L’ha fatta stamattina quindi io non l’ho letta e non so valutare il merito. Questo mese servirà anche a chiarire questi pareri che a volte appaiono contraddittori. La stessa persona che ha firmato la lettera ha firmato dopo poche ore la richiesta di proroga di un mese ed è la stessa persona che in sede di VIA, che è la sede più abilitata ad esprimere una valutazione ambientale, ha espresso il suo volere positivo. Le cose sono molto chiare, noi registriamo le valutazioni degli enti, non facciamo valutazioni nostre. Le valutazioni nostre le faremo quando avremo un quadro certo, non contraddittorio rispetto alle posizioni dei vari enti. Oggi è arrivata per esempio una città metropolitana che ha espresso un parere certo, ha posto delle condizioni. Se queste condizioni non si realizzano c’è un motivato dissenso.

Deve arrivare anche un atto che riguarda un eventuale piano regolatore?
Devono arrivare atti che completano le procedure, le valutazioni, le attività di carattere urbanistico di competenza di tutti gli enti quindi anche e in particolare di Roma Capitale. Quale atto lo valuterà in autonomi il comune di Roma che potrebbe fare altre valutazioni, le valuteremo nel merito. Ad esempio il Comune di Roma, per assurdo, non aveva con una lettere specificato che la delibera, dell’interesse pubblico, dove è detto che il consiglio comunale dava parere positivo alla variante, quella delibera non aveva valore urbanistico. Sono tutte posizioni da valutare nella loro autonomia, hanno chiesto tempo per valutare lo schema di convenzione, no abbiamo aggiunto che questo tempo serva a tutti gli enti e speriamo, come ho detto, che non si deciderà l’ultimo giorno, spero entro febbraio.

Avete avuto rassicurazioni sul tempo? Entro marzo ci sarà tutto?
Le rassicurazioni non servono perché le persone che stanno qui sono responsabili dell’ente ma non sono materialmente loro responsabili degli atti che l’ente dovrà fare.

C’è qualche impegno scritto da parte del Comune?
La procedura di questa Conferenza dei Servizi prevede che per una volta si possa dare una sospensiva per 30 giorni che è stata chiesta per le ragioni che vi ricordavo prima. Questo serve anche ad altri enti che stanno formalizzando per iscritto il proprio parere. Anche il responsabile dello Stato ha preannunciato che sta predisponendo il parere tra tutti i Ministeri coinvolti, infatti la Conferenza si è determinata nella sua interezza dando la sospensione. Quindi noi abbiamo ricordato che oltre a questi aspetti e quello su cui il Comune di Roma ha sottolineato la richiesta di sospensione, cioè la valutazione sullo schema di convenzione, noi abbiamo sottolineato che oltre a questi aspetti, da qui a un mese c’è bisogno di completare le procedure di natura urbanistica Come farlo sta agli enti valutare, non è elemento di polemica. A marzo ormai ci stiamo, tra un mese poi si valuteranno gli atti che ogni amministrazione avrà fatto. Sperando che questi atti arrivino qualche giorno prima, perché se arrivano la sera del giorno prima alle 7 questo costringe tutti a lavorare nelle condizioni peggiori.

Non c’è mai stato l’assessore Berdini? C’è stato un confronto politico tra comune e regione?
Neanche io partecipo alla Conferenza. Noi abbiamo parlato a settembre, all’inizio, abbiamo discusso, poi le valutazioni ognuno le fa rispetto le proprie competenze. C’è una legittima autonomia, una discussione che va rispettata nel Comune di Roma. Noi siamo disponibili, ovviamente, se il Comune pensa a discuterne anche politicamente. Siamo sempre stati disponibili rispetto a idee nuove, l’abbiamo dichiarato. Confermo questa nostra disponibilità però poi ognuno legittimamente deve fare le proprie valutazioni rispetto alle competenze e alle responsabilità che ha.

Un’opinione personale sulla direzione in cui si sta andando?
Bisogna dare certezza sulle procedure, la cosa più grave sarebbe non farlo. Nel merito evito di fare osservazioni perché essendo noi, in qualche modo, anche garanti di un iter avviato dal Comune, perché ovviamente la Regione per legge indice la Conferenza dei Servizi dopo una delibera di interesse pubblico. Noi le valutazioni, sia tecniche che in parte politiche, le abbiamo espresse in sede di conferenza preliminare, che credo hanno aiutato anche a migliorare all’epoca il progetto per come si è presentato. La procedura è incardinata su una legge, ogni legge è perfettibile, quindi è legittimo, per quanto risulta a noi, l’iter che si è avviato. Ovviamente l’attenzione che mettiamo è sull’impatto sociale, sul fatto che se si dovessero realizzare delle opere così significative in un quadrante della città questi interventi devono avere una ricaduta positiva verso i cittadini che stanno lì, con infrastrutture, servizi, il trasporto pubblico. Tutte quelle opere necessarie per fare in modo che aumenti la qualità urbana. Servizi infrastrutturali e ambientali che aumentano la qualità urbana, che rendono civile un insediamento di quel tipo, quella è la nostra principale preoccupazione.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

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