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L’ultimo derby non si scorda mai

(M. Ferretti) – A forza di parlare di Francesco Totti; o meglio, solo di Francesco Totti si è persa di vista una realtà comune ad entrambe le squadre capitoline. E cioè che il derby odierno, quello all’ora di pranzo per la cena dei cinesi, potrebbe essere l’ultimo per un sacco di (altri) protagonisti. Tipo Luciano Spalletti, che ha il contratto in scadenza come il Capitano giallorosso. E pure come Daniele De Rossi. Ed è singolare che nella Roma attuale ci siano tre figure così importanti (allenatore, capitano e vicecapitano) che abbiano ancora solo poche settimane di vincolo con il club. Scartabellando tra le statistiche del passato, non era mai capitata una cosa simile nella Storia giallorossa. Se sulle spalle di Totti gravita il peso dell’età, su quelle di Lucio domina la non chiarezza legata al suo futuro: così le probabilità che oggi per lui sia l’ultimo derby capitolino sono ancora maggiori rispetto a quelle inverse. De Rossi, al momento, merita un altro discorso, perché viene dato per scontato che il suo rapporto con la Roma proseguirà anche nei mesi (anni) futuri. Noi, conoscendo le due parti, non ne saremmo così (già) sicuri. Tra i giocatori ai saluti o quasi, in Casa Roma ci sono anche Manolas, per motivi di bilancio, e Szczesny, per fine prestito. A patto che l’esordiente (nel derby) Monchi non si inventi qualche numero a colori, con la collaborazione di Jim Pallotta e di Franco Baldini. Dall’altra parte della barricata, Simone Inzaghi ha il contratto in scadenza con Lotito nel 2018 ma – grazie a clausole, bonus, promesse e premi – a partire dalla prossima stagione comincerà a guadagnare da allenatore vero e non più da ex allenatore della Primavera. Il rinnovo economico, se così si può chiamare, se lo sta meritando sul campo. Anche Keita Balde Diao ha un altro anno di contratto con la Lazio, ma nessuno in casa biancoceleste dubita sul fatto che non rinnoverà e che, quindi, oggi saluterà il derby di Roma. L’attaccante senegalese ha una marea di estimatori pronti ad accontentare lui ed il suo procuratore, quindi i giochi sembrano già fatti anche in virtù dei continui no del numero 14 in risposta agli inviti a rinnovare della dirigenza di Formello.

IL FATTORE MERCATO C’è, poi, de Vrij in una situazione più o meno simile a quella del romanista Manolas. L’olandese fa gola a tutti i più ricchi club d’Italia e d’Europa e negli ambienti del calciomercato si dà quasi per scontata la sua cessione al termine di questa stagione. Ha una valutazione molto alta e, questo, non è un fattore da sottovalutare. Attenzione, poi, alle sorprese: Biglia, ad esempio, ha un accordo fino al 2018 ma, al di là delle parole e delle assicurazioni, non ha ancora prolungato ufficialmente con la Lazio. E gli operatori di mercato mondiali lo sanno alla perfezione… Quello del calciomercato, sempre giusto ricordarlo, è un argomento delicato e imprevedibile. Nel senso che quello che oggi è scontato, inattaccabile e intoccabile, domani potrebbe diventare probabile se non addirittura certo a fronte di un’offerta irrinunciabile. E sia Roma che Lazio, occhio alle due rose, hanno parecchi giocatori che potrebbero portare in caso di una cessione oggi non preventivata un sacco di soldi nella rispettive casse sociali. Due nomi, su tutti: Nainggolan e Felipe Anderson. Si accettano smentite.

Fonte: il messaggero

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