Miralem Pjanic si prende la scena di fronte agli ex compagni della Roma. Schierato da Allegri come regista «alla Pirlo» – scrive la Gazzetta dello Sport -, non si scompone quando viene pressato, lascia che gli avversari lo attacchino, li supera e dà l’avvio alla manovra in velocità, sempre in verticale. E per sostenerlo Allegri ha messo al suo fianco Matuidi e Khedira, giocatori di corsa e di sostanza per occupare gli spazi in fase di non possesso e ripartire.
Pjanic è sempre nel cuore della partita, lo testimoniano i 73 tocchi. La Roma, invece, non ha un giocatore simile al centro delle operazioni. De Rossi è più lento e macchinoso e il pallone non sempre gira con la necessaria rapidità. Inoltre il terzetto della Juve in mezzo al campo sovrasta, perlomeno per un’ora di gioco, quello della Roma.