(G. Buccheri) La Roma scivola in classifica, ma risale sul mercato. Una risalita a doppia velocità: nulla (o quasi) in entrata, da ritiro della patente in uscita. Così accade, caso se non unico molto raro, che i sogni scudetto sussurrati a metà dicembre vadano a sgonfiarsi anche davanti a una resistenza, fragile, quando qualcuno bussa alla porta di Trigoria per corteggiare i fuoriserie giallorossi.
BILANCIO IN ROSSO – Colpa dei conti, in rosso e sotto la lente di ingrandimento dell’Uefa che, in primavera, scenderà in campo. Come? Con una multa per i parametri del fair play finanziario «bucati» di poco, si augura il club, ma non è escluso che la sanzione possa tradursi in qualcosa di più ingombrante (rosa limitata o blocco del mercato). In attesa della sentenza, ecco la retromarcia inserita sul mercato e, soprattutto, la già citata fragile opposizione a chi chiede informazioni o apre trattative per i migliori interpreti giallorossi. In ordine di operazioni più avviate, Emerson, Nainggolan, Dzeko e anche Strootman non solo non sono dichiarati incedibili, ma hanno i riflettori puntati addosso senza che nessuno, a Trigoria, si indispettisca.
Emerson Palmieri è a un passo dal Chelsea, per molti già del Chelsea: affare da 20 milioni di euro più cinque di bonus per un esterno sinistro al rientro dal grave infortunio al ginocchio e chiuso da Kolarov. La cessione del brasiliano fa, o farebbe, felici tutti: la Roma per la plusvalenza di oltre venti milioni e Conte, manager dei Blues, perché andrebbe a rinforzare la propria rosa con uno dei più vivaci ed eclettici terzini d’Europa. Da Emerson a Dzeko, per rimanere a Londra. Il bosniaco piace ai campioni in carica della Premier e per assicurarselo sul tavolo ci sono circa 30 milioni più il giovane belga Batshuayi. Pochi? Non per un attaccante di quasi 32 anni, sì per la Roma che ne chiede una decina in più.
NESSUNO È INCEDIBILE – La Roma è scivolata al quinto posto in classifica e a -12 dal Napoli primo della classe, seppur con una gara da recuperare. I suoi gioielli sono in vendita, anche se la cessione di un big esclude il bis. Tradotto: se andrà via Dzeko non partirà Nainggolan, a un passo dalla Cina qualche ora fa e, nuovamente, nel mirino dell’Evergrande Guangzhou adesso per una cifra intorno ai 50 milioni. Fra i non più intoccabili, ecco anche Strootman, sebbene per l’olandese, al momento si tratti di sole voci.
IL METODO MONCHI – Di scudetto si chiacchierava nella Capitale prima del viaggio dentro lo stadio della Juve alla vigilia di Natale. Di mosse discutibili si riflette nemmeno un mese dopo in una piazza in fibrillazione. L’arrivo di Monchi dal Siviglia nel ruolo di direttore sportivo dalle imprese quasi impossibili (in Spagna costruì una squadra capace di vincere tre Europa League di fila) era stato salutato con l’entusiasmo che si deve ad un grande architetto che sa muoversi con creatività. Negli ultimi sei anni spagnoli, Monchi non ha mai fatto colpi in entrata a gennaio, i tifosi ripassino la storia recente.