A margine della conferenza stampa di presentazione del premio Bearzot, il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, ha commentato le semifinali di Champions League in programma nelle prossime settimane tra Roma e Liverpool e la vittoria del Premio da parte di Eusebio Di Francesco allenatore giallorosso.
La scelta di premiare Di Francesco?
E’ stato molto difficile scegliere tra i due finalisti. Ci vorrebbero due premi Bearzot quest’anno, entrambi meritavano. E’ stata una bellissima cavalcata quella di Di Francesco, che ha superato ostacoli molto importanti fin dai gironi. La Lazio ha giocato un calcio bellissimo e Inzaghi è una persona squisita, magari anche esuberante in campo ma da sostenitore. Era difficile, c’erano aspetti positivi e negativi che si bilanciavano per entrambi. Ad esempio la Roma ha avuto un pessimo ruolino di marcia interno, al contrario di quello in trasferta, dove ha perso con la Juve con quell’occasione alla fine. Ha pesato molto il cammino europeo di Di Francesco, mentre la Lazio non ha avuto penalità dalla partita di ieri, è stato un episodio sfortunato. Un calo di tensione in una stagione irripetibile per la Lazio, vedendo anche i numeri. Per un’incollatura ha vinto Di Francesco.
La Roma può puntare alla finale?
Ora ci sono ben 22 coppe vinte dalle altre tre squadre, la Roma ne ha zero. E’ un po’ un pulcino all’interno di un pollaio molto forte, ma credo che la stagione europea della Roma possa ancora inseguire un sogno. Poi c’è il romantico discorso col Liverpool, sarebbe bello dedicare la rivincita ai protagonisti di quella sera. Kiev è dietro l’angolo, il calcio ci ha fatto capire che tutto è possibile e non escludo che si possa andare ancora vanti.
Var in Europa.
La Var è una possibilità tecnologica a servizio degli arbitri che ha dato riscontri positivi in Serie A. Come ci sarà ai Mondiali, sarebbe bello che anche in Champions e altrei tornei ci fosse. E’ un ausilio migliore a far sì che i risultati e le partite non siano soggetti a qualche svista.