(L. Valdiserri) – Sopra la realtà virtuale del calciomercato, che ogni giorno vende qualcuno – dopo la clamorosa sconfitta del Manchester United, in casa, contro lo Swansea nella prima giornata di Premier League è naturalmente tornata di moda la ricerca di Mehdi Benatia «a qualsiasi costo» da parte di Van Gaal – la Roma ha per fortuna una certezza: Francesco Totti. Arrivato alla ventitreesima stagione con la maglia della Roma – 561 partite e 235 gol in serie A – la carta d’identità di Totti pare un optional. Anche nel ritiro austriaco ha dimostrato di essere tra i più in forma.
Come mantenerlo in forma per tutta la stagione, evitando gli infortuni? Per Totti è una sorta di «ora o mai più». Ma, proprio per questo, non vanno corsi rischi inutili. Nella scorsa stagione Totti ha giocato 26 partite in campionato, 20 delle quali da titolare. Bisogna risalire al 2009-10 per un numero più basso: 23. Questa stagione ci sarà anche la Champions League e bilanciare il minutaggio sarà una necessità. Un’idea può essere risparmiare a Totti alcune trasferte di campionato, soprattutto in concomitanza con gli impegni europei. Meno ore di volo, meno spostamenti, meno rischi di infortuni. Garcia ha parlato di squadra «con due giocatori per ogni ruolo», ma chi può essere il vice Totti? Destro, cambiando però registro di gioco, come vera punta centrale. Ljajic, mantenendo uno schieramento che non dà punti di riferimento, se il serbo continuerà nel cammino virtuoso di questa preparazione, in cui ha soddisfatto per impegno e qualità lo staff tecnico.
Proprio per questo è importante mantenere la rosa attuale – da Benatia a Ljajic, da Destro a Florenzi – senza cessioni. Spostarle alla prossima stagione, visto che nel 2015 calerà la mannaia del «financial fair play», è nei poteri del presidente James Pallotta. Non può essere l’azzardo – calcolato – a spaventare il re degli hedge funds.