L’ora di Eros De Santis e Moustapha Seck, terzino destro e terzino sinistro, sembra giunta: alle 19 dovrebbero far parte dell’inedita Roma che sfiderà l’Astra Giurgiu. Una gara speciale per il colosso senegalese, 21 anni il prossimo 23 febbraio, che Sabatini prese a parametro zero dalla Lazio, dopo un triennio con ampi vuoti. In biancocelsete la sua migliore stagione fu il 2015 quando giocó quasi sempre da titolare. Nel suo terzo anno biancoceleste in Primavera poteva giocare solo come fuoriquota, ma ne sono ammessi tre, ed erano praticamente sempre Murgia, Palombi e Mattia.
Il trasferimento alla Roma sembrava la molla per il salto di qualità. Spalletti lo ha fatto scaldare qualche volta, senza mai farlo entrare: la sua ultima presenza in gare ufficiali risale al 19 dicembre 2015, Lanciano-Lazio Primavera, in precampionato qualche spezzone e lo sfortunato contrasto costato la rottura del crociato a Mario Rui, nell’ultimo allenamento a Boston.
Discorso completamente diverso per Eros De Santis, capitano della Primavera: non è il giocatore più utilizzato da De Rossi – lo batte, di poco, il senegalese Keba – solo perché un paio di volte è andato con Spalletti. Che a Vienna stava per farlo esordire nel recupero, ma l’arbitro fischiò la fine: oggi si rifarà con gli interessi.