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Le PAGELLE di Tottenham-Roma 2-2: Hummels dall’inferno al paradiso. Saelemaekers ingresso prezioso, Kone ruggente

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match di Europa League tra Tottenham e Roma:

SVILAR 6,5 – Beffato senza macchie dal rigore di Son e dal sinistro in corsa di Johnson. Salvato dai legni in alcune occasioni, ma il suo apporto tra i pali è determinante, soprattutto quando dice di no al sudcoreano nel primo tempo. La reattività è nelle sue corde.

MANCINI 6,5 – Fatica ad intercettare il temutissimo Son nei primi minuti. Ma quando la Roma alza la testa c’è anche il suo zampino, con capacità anche di impostare dal centro-destra in maniera proficua. Cerca di regalarsi il gol della serata con un destro al volo, ma si vede murare dal riflesso mostruoso di Forster.

HUMMELS 6,5 – Pronti, via è il solito incubo: fallo netto da rigore su Sarr e Tottenham subito avanti. Ma il tedesco con la serenità di un tempo e la lucidità del campione si rialza, si concede il lusso di 3-4 anticipi pulitissimi e si sacrifica per l’assalto finale. La zampata del 2-2 a tempo scaduto è un raggio di sole che fa sorridere tutto l’ambiente. La sua avventura capitolina comincia da stasera.

NDICKA 6 – Il suo primo gol in maglia giallorossa, segnato più di schiena che di testa, non cancella del tutto una prova tosta ma troppo spesso leggerina. Così come i passaggi corti e sbagliati che ad inizio partita rischiano di mettere gli Spurs sui binari giusti. Cresce con il passare del tempo, troppi però i palloni buttati via.

CELIK 6 – Schierato molto più alto del previsto, in pressing costante e con aggressione su Gray. Non sfigura nemmeno a livello di qualità delle giocate, con appoggi puliti, senza esagerare ma con ordine.

PAREDES 6,5 – Inizio shock anche per lui, con tanti errori e qualche brivido di troppo. Con il passare dei minuti la crescita è esponenziale, con aperture e cambi di campo di 50 metri sul piede. L’unico regista in rosa e non ha caso se gira lui sale di livello la squadra.

KONE 8 – Giocatore totale. Impressionante dall’inizio alla fine, con capacità aerobica pazzesca, copertura del campo e strappi dalla mediana in su. Il numero dei palloni recuperati è da pallottoliere, così come la forza fisica nei contrati. Se avesse segnato con quel piatto destro dall’ altezza del dischetto sarebbe stato da 10. Il perno da cui ripartire, magari con un regista a fianco.

ANGELINO 6,5 – Ha il grande merito di mettere l’assist per il pareggio di Hummels, di colpire una traversa che ancora trema e di fornire sempre un appoggio offensivo ai compagni. Oltre questo, però, ci sono tante sbavature tattiche e di posizionamento che potevano costare care. Più lo si vede e più resta impensabile averlo visto da braccetto con Juric.

DYBALA 6,5 – Continua ad essere fondamentale per questa squadra. Se solo stesse bene sarebbe tutta un’altra storia, ma va preservato il più possibile per alzare l’asticella quando conta. Ranieri gli concede 45’ e lui oltre a battere la punizione per il gol di Ndicka, sfodera una giocata di altissima classe per El Shaarawy, che solo un millimetrico fuorigioco può cancellare. Sempre utile anche nello smarcarsi sulla trequarti, gli è mancato solo il gol.

EL SHAARAWY 6,5 – Aveva realizzato il gol che sarebbe valso il momentaneo vantaggio, con uno splendido destro al volo nell’angolo. Su e giù sulla corsia mancina fino a che il fiato regge, con costrutto e precisione. La sua qualità è un fattore importante negli ultimi 30 metri, come lo spirito di sacrificio per non lasciare la mediana in inferiorità.

DOVBYK 5 – La vera nota stonata della serata. Questa sera la Roma è stata molto più presente nella metà campo avversaria e le occasioni per essere servito non sono mancate. I movimenti sono stati però spesso sbagliati, con pochi spazi attaccati e troppi off side innescati. Macchinoso nei 16 metri, aveva segnato un gol di rapina ma anche lì oltre la linea. Serve recuperarlo a pieno per compiere un salto di qualità decisivo.

-Subentrati-

dal 46′ SOULE’ 6 – Ancora poco incisivo, ma più nel vivo del gioco e del giro-palla in questa metà di partita londinese. I suoi difetti si notano tutti su quell’occasione mancata sul filo del fuorigioco, con pallone portato erroneamente sul sinistro, ma la qualità non manca. Quanto meno batte bene gli angoli.

dal 65′ ZALEWSKI 6 – Inserito per dare maggiore spinta a destra rispetto a Celik. Al netto dei soliti cross poco precisi, denota una volontà maggiore rispetto alle ultime settimane.

dal 69′ SAELEMAEKERS 7 – Bastano una ventina di minuti per capire quanto l’infortunio del belga a Genova sia stata una sciagura per questa squadra. Gioca largo, stringe, palleggia e dà il là all’azione del 2-2 servendo Angelino sulla corsa beffando mezza difesa inglese. Più che utile.

ALL. RANIERI – Sir Claudio respira aria d’Inghilterra e tira fuori il coniglio dal cilindro. Prestazione di altissimo livello, quando nessuno poteva sperarlo. Un pareggio che va stretto visti i 3 gol annullati per fuorigioco, la traversa di Angelino e le occasioni di Mancini e Kone. Un 3-4-3 che sorprende tutti e si mostra molto più propositivo del previsto. Pressione costante in avanti e Tottenham messo in grande difficoltà, nonostante stesse attraversando un buon momento di forma. Deve essere la base di partenza su cui costruire una nuova stagione.

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